In questo progetto, realizzato durante la residenza artistica presso l'ex Villaggio Eni a Bocca di Cadore (BL), nata dalla collaborazione tra CFP Bauer e Dolomiti Contemporanee per l'archivio Anatomia e dinamica di un territorio.
La mia ricerca si è concentrata sulle modificazioni del paesaggio ad opera del bostrico, un insetto che ci ciba degli apparati radicali dell'abete rosso e che si è diffuso molto velocemente nel territorio delle Dolomiti a seguito della tempesta Vaia nel 2018. Fortunatamente la zona che ho documentato, la Val del Boite, a differenza di altre valli, non è stata devastata dal bostrico. Tuttavia però queste piccole macchie di alberi morti sono destinate ad espandersi inevitabilmente in quanto l'unico modo per evitare la diffusione del bostrico e radere al suolo gli alberi circostanti a quelli malati e morti ma allo stesso tempo gli alberi devono rimanere lì perché limitano i danni delle frane.
L'aspetto estetico e la relazione cromatica di questa coabitazione tra questi alberi ormai morti e il bosco vivo tutt'intorno è stata la prima cosa che mi ha colpito appena arrivata sul posto.
Per alcuni aspetti la tematica mi ha colpita profondamente perché nella mia terra la xylella ha colpito gli ulivi e ho sempre avuto un grande rimpianto di non aver documentato il cambiamento repentino che ha avuto il paesaggio. In questa occasione invece ho potuto cogliere il cambiamento in fase embrionale.









